Pipilotti Rist
Nome d'arte dell'artista svizzera Elisabeth Charlotte Rist (n. Grabs 1962). Dopo gli studi in arti applicate, illustrazione, fotografia e comunicazione visiva compiuti tra Vienna e Basilea, e dopo aver fondato il gruppo rock femminile Les reines prochaines, con cui ha realizzato dischi, concerti, video e performance live, ha intrapreso la carriera artistica che l’ha portata a esporre nei più importanti musei al mondo. Il colore con cui preferisce esprimersi è il rosso – un rosso intenso, ricco, denso – la tecnica preferita sono le video-installazioni, per la versatilità dei mezzi utilizzabili. Pittura, poesia, musica e nuove tecnologie si contaminano l’un l’altra per mettere in scena la premonizione della morte, il sesso o l’amicizia, sempre con un preciso intento emozionale. La sua idea è che il contributo dell’artista all’evoluzione sia quello di fornire stimoli alla mente, proporre una visione distaccata dei cambiamenti sociali al fine di evocare energie positive, creare sensualità, riconciliare ragione e istinto. Nel 2009 ha vinto il premio Joan Miró prize indetto dalla Fundació Joan Miró di Barcellona. I suoi video e le sue installazioni sono stati esposti in mostre personali nelle principali istituzioni internazionali, tra cui il Museo nacional de arte Reina Sofia di Madrid (2001), il Centre Georges Pompidou di Parigi (2007), il Museum of modern art di New York (2008), il KIASMA di Helsinki (2009), il Museum of contemporary art di Tokyo e la Fundació Joan Miró di Barcellona (2010), la Hayward Gallery di Londra (2011). Ha inoltre partecipato ad alcune tra le più importanti rassegne d’arte contemporanea come le Biennali di Venezia (1993, 1997, 1999, 2005, 2011), Sydney (2000, 2008), Istanbul (1997, 1999, 2007), Mosca (2007), Shanghai (2002). Il suo primo lungometraggio Pepperminta, cui ha lavorato dal 2005, è stato presentato nel 2009 ai festival del cinema di Venezia, Siviglia, Miami, Rotterdam.